OMS e Unione Africana concludono Memorandum of Understanding per rafforzare la cooperazione in materia sanitaria
12 giugno 2025
Elisa Tino, Professoressa associata di Diritto internazionale, DiSEGIM, Università degli studi di Napoli “Parthenope”
Lo scorso 24 maggio, a margine della 78a Assemblea Mondiale della Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Unione Africana (UA) hanno firmato un Memorandum of Understanding con la quale hanno rinnovato la partnership strategica in materia sanitaria (https://au.int/en/pressreleases/20250524/african-union-and-world-health-organization-renew-strategic-partnership-drive ).
L’UA, organizzazione regionale con competenze politico-economiche di cui sono membri 55 Stati africani, conferma così il proprio impegno attivo nella promozione della salute e della sicurezza sanitaria nel continente africano che, in ragione della diffusa povertà della popolazione, degli innumerevoli focolai di guerra, oltre che delle condizioni climatiche, è particolarmente esposto all’insorgenza e al rapido propagarsi di epidemie.
Il Memorandum, che segue quello siglato nel novembre del 2019 con il quale le due organizzazioni avevano formalizzato l’impegno alla cooperazione in aree di interesse comune (https://www.who.int/news/item/18-11-2019-sweeping-agreement-inked-by-who-and-african-union-to-accelerate-vital-health-goals ), ribadisce l’impegno comune a promuovere la sicurezza sanitaria, la copertura sanitaria universale e lo sviluppo sostenibile in tutto il continente africano, in un momento di sfide finanziarie senza precedenti nel panorama sanitario globale.
Il Memorandum, firmato dal Commissario per la Salute, gli Affari Umanitari e lo Sviluppo Sociale, a nome del Presidente della Commissione dell’UA, e dal Direttore Generale dell’OMS, delinea cinque aree strategiche di collaborazione:
- rafforzamento dei sistemi sanitari attraverso l’armonizzazione delle legislazioni nazionali, il sostegno alla produzione farmaceutica locale, la medicina tradizionale, il finanziamento sanitario nazionale, lo sviluppo della forza lavoro e l’innovazione sanitaria digitale;
- miglioramento della salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale: attraverso il sostegno alla Campagna per la riduzione accelerata della mortalità materna in Africa (CARMMA Plus 2021-2030) e all’implementazione della Addis Ababa Declaration on Immunization (ADi);
- prevenzione e controllo delle malattie mediante il sostegno all’attuazione dei programmi dell’UA sulle malattie trasmissibili e non trasmissibili, nonché quelli tesi a contrastare la diffusione dell’AIDS, della tubercolosi e della malaria, delle malattie tropicali trascurate (NTD);
- nutrizione e sicurezza alimentare: rafforzamento l’agenda sulla nutrizione attraverso l’attuazione della Strategia nutrizionale dell’Africa 2015-2025 e le relative strategie dell’OMS;
- salute in contesti di emergenza: rafforzamento delle risposte congiunte alle crisi umanitarie, ai conflitti e alle emergenze legate al clima.
Com’è evidente, il Memorandum allinea gli sforzi a sostegno delle priorità sanitarie dell’Africa e pone le basi per una maggiore cooperazione tra l’OMS e l’UA. A fronte di una sempre più evidente crisi del multilateralismo testimoniata, fra l’altro, dalla politica nazionalista e protezionistica posta in essere dalla nuova amministrazione statunitense, la firma del Memorandum, da un lato, riafferma il ruolo centrale di leadership tecnica e normativa dell’OMS nel campo della salute globale e regionale e il suo impegno a sostegno delle organizzazioni regionali nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile legati alla salute; dall’altro riflette l’accresciuta rilevanza dell’UA sul piano internazionale, confermandone la posizione di interlocutore unitario nella governance della salute globale – peraltro rafforzata dalla sua partecipazione, in qualità di membro, al G20.